Codici Sconto Amazon: come risparmiare ogni giorno

Sul sito Sconti e Buoni trovi una vasta selezione di Codici Sconto Amazon, che funzionano proprio come i coupon cartacei. Una volta ottenuto il codice sconto basta applicarlo al carrello per ottenere un risparmio sul costo del prodotto fisso o in percentuale. Molti codici sconto Amazon permettono di ottenere anche altri vantaggi come la spedizione gratuita e in ogni caso è importante rispettare i termini d’acquisto, come l’importo minimo di spesa.

I codici sconto Amazon si trovano sul sito Sconti e Buoni, che propone le migliori promozioni attive e verificate ogni giorno. Risparmiare e acquistare i prodotti Amazon a un prezzo vantaggioso è semplice e conveniente grazie a codici, coupon e promozioni. Per usare il codice basta copiarlo da Sconti e Buoni e applicarlo al carrello dopo aver fatto il login. La pagina si aggiornerà mostrandoti lo sconto sul prodotto scelto.

Codici Sconto Amazon: cosa puoi acquistare?

Ad oggi Amazon propone ai clienti una vasta scelta di dispositivi elettronici, prodotti di bellezza, abbigliamento, giocattoli, elementi di arredo, elettrodomestici e tanto altro ancora. In pratica sul sito Amazon trovi davvero di tutto e a un prezzo molto più conveniente rispetto agli altri punti vendita fisici e virtuali. Il successo del marketplace è dovuto alla possibilità di ricevere a casa i prodotti in un tempo rapido: anche solo 1 giorno se si accede al servizio Amazon Prime.

Se poi usi i codici sconto Amazon, allora il risparmio è davvero assicurato e alla portata di tutti. Non a caso gli appassionati di elettronica e informatica sono tra i più incalliti acquirenti su Amazon, soprattutto se hanno a disposizione il codice sconto Amazon dedicato. Pensiamo a smartphone, TV, tablet, notebook e sistemi per l’ufficio, senza dimenticare l’oggettistica per l’ufficio.

Le donne che usano il codice sconto Amazon, invece, acquistano principalmente abbigliamento e accessori e sono milioni gli utenti che ogni giorno comprano sulla piattaforma. Anche nel caso dell’abbigliamento su Sconti e Buoni troverai sicuramente il coupon sconto che fa per te. Non ti resta che visitare regolarmente il sito per trovare offerte ogni giorno nuove e diverse e trovare il codice sconto Amazon che fa per te tra i tanti disponibili. Fare shopping risparmiando è possibile e applicando il codice al carrello otterrai vantaggi immediati con sconti fissi o in percentuale sui tuoi prodotti Amazon preferiti. Scegli il tuo e comincia a comprare senza pensieri!

Le regole del curriculum perfetto

Sappiamo tutti che per rispondere a un annuncio di lavoro o per autocandidarsi presso un’azienda è necessario presentare un curriculum scritto a regola d’arte. Un’operazione più facile a dirsi che a farsi, a dirla tutta. Un errore, anche ingenuo, potrebbe infatti mettere a repentaglio la nostra potenziale assunzione. Insomma, il Cv è uno strumento importantissimo, che rappresenta il nostro primo biglietto da visita nei confronti di cacciatori di teste e responsabili del personale. Per non commettere passi falsi InfoJobs, la piattaforma specializzata nella ricerca di lavoro online, ha raccolto alcuni consigli ed evidenziato alcuni errori da non commettere per un curriculum a prova di ufficio risorse umane (HR), che possa aiutare ad emergere nella selezione.

Cosa deve sempre esserci

Gli esperti di InfoJobs consigliano di inserire sempre le esperienze aggiornate, anche quelle che all’apparenza esulano dalla sfera professionale. Sì quindi se stiamo seguendo un corso, ma sì anche se svolgiamo un’attività nel tempo libero che ci ha fatto sviluppare competenze relazionali. Un curriculum non aggiornato trasmette subito una mancanza di interesse, deleteria quando si cerca lavoro. Vanno poi messe in evidenza le hard e soft skills: “abbiamo tutte le competenze richieste dall’offerta? Facciamolo sapere, magari utilizzando le stesse parole e linguaggio presenti nell’offerta, per una corrispondenza al 100% tra noi e le richieste dell’azienda” dicono gli esperti. Infine, va redatta con attenzione la lettera di accompagnamento, che deve esprimere la nostra ambizione e i nostri desideri:  se è il lavoro dei sogni, diciamolo! “Usiamo la lettera di accompagnamento per valorizzarci e per farci conoscere, inserendo ciò che non trova spazio nel cv ma è fondamentale per il selezionatore, ad esempio la nostra disponibilità a lavorare part time o da remoto” affermano gli esperti, come riporta Ansa. Infine, il cv va costruito in modo da valorizzare il percorso fatto, evidenziare quello che si vorrebbe fare e dando il giusto valore anche al proprio lavoro attuale.

Cosa va evitato

Oltre agli aspetti che vanno inseriti, ce ne sono alcuni che invece vanno assolutamente evitati. Ad esempio, è meglio non lasciare vuoti temporali dal lavoro: se in un periodo non si è lavorato, si può specificare quali altre esperienze o attività si sono svolte. Ancora, no a un curriculum standard per tutte le posizioni: meglio adattarlo alle singole offerte. Bocciata anche una prosa eccessivamente prolissa così come una troppo sintetica; allo stesso modo non piacciono ai selezionatori espressioni gergali e inutili inglesismi: saper scrivere correttamente è importante!

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Per i genitori italiani la scuola è la ‘seconda casa’ dei bambini

Se la scuola è il luogo in cui relazioni, affetti e inclusione trovano spazio i genitori italiani pensano che per i propri figli sia un po’ come una seconda casa. È quanto ha scoperto un’indagine condotta da St. Louis School, la scuola internazionale parte del Gruppo Inspired, insieme ad AstraRicerche. L’indagine ha coinvolto 800 genitori di bambini tra i 4 e i 12 anni, e fa emergere come i bambini a scuola si sentano a loro agio come fra le mura domestiche. Secondo i genitori i propri figli vedono infatti la scuola come luogo delle relazioni (49%), uno spazio in cui si è liberi di esprimersi (35%), e appunto come una seconda casa (33%).

Sentirsi a casa sviluppa il senso di appartenenza

Secondo 9 adulti su 10 è fondamentale che il proprio figlio a scuola si senta come a casa. Stando al 53% delle famiglie, il sentirsi come a casa porterebbe i bambini a sviluppare un senso di appartenenza che li invoglierebbe maggiormente a frequentare la scuola.
Una percentuale minore attribuisce importanza a questo aspetto perché si tratta del luogo in cui il figlio trascorre la maggior parte della giornata (39%), mentre per il 34% la caratteristica ‘casalinga’ della scuola è fondamentale perché non rappresenta solo un luogo in cui ci si istruisce, ma dove ci si prepara a vivere nel mondo e si matura. Proprio per questo, la scuola dovrebbe ispirarsi alle mura domestiche, e nello specifico, al soggiorno.

Non solo istruzione, ma anche gioco ‘intelligente’

Emerge sempre di più, inoltre, come le famiglie italiane non considerino l’ambiente scolastico impersonale e privo di significato, ma esattamente il contrario. Secondo l’83%, è molto importante che questo sia anche un luogo in cui educare all’interazione con gli altri e dove valorizzare le diversità. Per l’82% dei genitori è molto importante che sia anche luogo di divertimento intelligente, oltre che di istruzione, dando agli insegnanti anche il compito di educazione al gioco, soprattutto i più piccoli, che attraverso le dinamiche ludiche imparano a relazionarsi con l’altro, a rispettare le regole, a dialogare, e naturalmente, a usare l’immaginazione.

Un ambiente stimolante per la fantasia

Secondo i genitori le aule della scuola devono essere stimolanti per la fantasia (l’83% indica come molto o abbastanza importante questo aspetto), e comunicare un senso di parità tra gli alunni (l’81% lo ritiene molto o abbastanza importante). Inoltre, 8 genitori su 10 ritengono che un ambiente giocoso favorisca l’apprendimento. E giudicano molto o abbastanza importante che le classi abbiano soluzioni per le idee non strettamente legate agli aspetti scolastici, o spazi per condividere le idee (78%). La maggioranza dei genitori (80%), poi, definisce molto o abbastanza importante che le classi siano stimolanti per la vista e perfino per il tatto (73%).

 

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Industria e turismo culturale, come cambiano le abitudini con il Covid

Approfondire lo scenario dell’industria culturale e creativa italiana e del turismo culturale per individuare gli elementi che possano favorirne la ripresa e fornire alle imprese della filiera elementi utili a definire le strategie di ripartenza. Questi gli obiettivi di Italia: lo Stato dell’arte, il ciclo di incontri realizzato da UniCredit con Nomisma, che ha presentato i dati rilevati dalle analisi svolte per UniCredit rispetto al modo in cui gli italiani si approcciano all’intrattenimento audiovisivo dopo il Covid-19 e al loro rapporto con il turismo culturale.

Mutano le modalità di fruizione degli spettacoli

Le chiusure dovute all’emergenza sanitaria hanno determinato una contrazione della domanda e dell’offerta nel comparto audiovisivo. Questo però non ha frenato la fruizione di prodotti culturali da parte degli italiani che hanno sperimentato nuove modalità per assistere a spettacoli e concerti. La crisi pandemica ha difatti accelerato il processo di digitalizzazione, un’evoluzione che offre agli utenti la possibilità di accedere a contenuti e servizi in modo più personalizzato. In particolare, dall’inizio della pandemia il 33% ha seguito dirette social in cui musicisti e cantanti famosi si esibivano dalle proprie abitazioni, il 13% ha visitato virtualmente mostre, musei, aree archeologiche, il 6% ha visto spettacoli teatrali in streaming e il 4% ha assistito a concerti virtuali, direttamente dal proprio pc, pagando un biglietto.

Aumenta la voglia di live

L’allentamento delle restrizioni, d’altra parte, fa crescere negli italiani la voglia di assistere di nuovo agli eventi dal vivo: il 40% è pronto a tornare al cinema, 1 italiano su 3 a visitare un museo, il 30% è impaziente di assistere a un concerto live e 1 italiano su 6 ha intenzione di partecipare a uno spettacolo teatrale. Questa “voglia di live” non deve stupire. Il 39% considera gli eventi live un modo per trascorrere del tempo con gli amici e la famiglia, 1 su 5 li vede come un’opportunità per conoscere persone nuove e condividere gli stessi interessi, mentre per il 15% sono uno strumento per sentirsi parte di una comunità. Un altro 34% intravede poi negli spettacoli dal vivo occasioni per conoscere e imparare cose nuove.

Turismo culturale: il ruolo della cultura nelle scelte di viaggio degli italiani

L’offerta culturale rappresenta un driver di scelta importante delle mete da visitare. Secondo la ricerca, infatti, il 36% degli italiani è mosso dall’interesse di scoprire la storia e la tradizione dei luoghi visitati, e 1 su 4 è intenzionato a visitare mostre, musei, aree archeologiche, siti Unesco. Il 15%, invece, seleziona la meta a seconda degli eventi, dei concerti e delle manifestazioni presenti.
Anche nel caso del turismo culturale, così come nel comparto audiovisivo, gli italiani vedono nella tecnologia uno strumento per fruire di una migliore esperienza all’insegna di semplificazione e organizzazione. L’80%, ad esempio, considera importante o molto importante poter prenotare online le attività da svolgere e il 77% ritiene rilevante poter accedere a un sito web che presenti un elenco degli eventi organizzati sul territorio.

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