Gli italiani vogliono etichette con informazioni ambientali su tutti i prodotti

Emerge da un’indagine realizzata da Altroconsumo, e promossa dal Beuc, l’organizzazione dei consumatori europei di cui è parte: il 92% degli italiani cerca le informazioni ambientali sulle etichette dei prodotti, e il 35% di loro lo fa spesso o molto spesso. L’84%, inoltre, gradirebbe trovare le informazioni green in etichetta su tutti i prodotti. 

L’indagine di Altroconsumo, basata su interviste a 1.028 cittadini italiani sul tema del ‘greenwashing’ di loghi e slogan, conferma inoltre come l’86% degli intervistati dichiari di essere influenzato nei propri acquisti dalle dichiarazioni che trova in etichetta
In particolare, il 58% afferma di esserlo in parte e il 28% molto.
Insomma, gli italiani diventano sempre più sostenibili nelle scelte di acquisto, ma vorrebbero anche essere informati dalle aziende produttrici sui prodotti che mettono nel carrello.

Occhio alle autocertificazioni dei produttori

L’84% pensa che tutti i prodotti dovrebbero indicare qual è il loro impatto ambientale, e il 59% preferisce acquistare un prodotto con un’etichetta ambientale rispetto a uno senza. 

“I consumatori non si fidano molto, però, dei loghi che trovano in etichetta, anche perché non sempre sanno cosa significano e se sono attendibili – osserva Altroconsumo -. Spesso si tratta infatti di certificazioni volontarie, ma a volte sono semplici autodichiarazioni non controllate da enti terzi”.

Il 42% degli intervistati ritiene infatti che le dichiarazioni ambientali non riflettano il reale impatto dei prodotti, mentre il 23% dichiara di aver avuto l’impressione di greenwashing nel leggerle.

Non è compito del consumatore verificare le informazioni ingannevoli

In generale, dall’indagine emerge la necessità di maggiore chiarezza e semplificazione, come dichiara il 49% degli intervistati. E il 48% smetterebbe di comprare da un brand se si rendesse conto che questo mostra informazioni false o non verificate sulla sostenibilità, mentre il 31% si sentirebbe manipolato.

“I consumatori domandano informazioni ambientali affidabili per passare a uno stile di vita più sostenibile, ma non deve essere un loro compito distinguere le dichiarazioni affidabili da quelle ingannevoli – dichiara Federico Cavallo, responsabile Relazioni Esterne di Altroconsumo -. Le nuove regole in preparazione con la direttiva ‘green claim’ sono un passo in avanti importante e decisamente benvenuto”.

La pre-approvazione dei loghi ambientali della UE

“Auspichiamo, quindi, che la UE adotti presto la Direttiva sulle indicazioni verdi, introducendo una solida pre-approvazione dei loghi ambientali che lasci al contempo spazio sufficiente per l’esistenza di etichette indipendenti affidabili – aggiunge Cavallo -: i programmi di test e le iniziative di valutazione delle performance complessive dei prodotti, incluse quelle ambientali, promosse dalle associazioni di consumatori hanno permesso al mercato di evolvere positivamente, garantendo più competitività tra i produttori e una migliore scelta informata dei consumatori. Sono strumenti la cui efficacia e disponibilità va preservata e continuata nel tempo”.

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